II EDIZIONE SCACCO D’ATTO – LIVORNO 2016

Fondazione Scuola Forense Barese
Scuola di Formazione Professionale
Una festa più che un torneo tra le scuole forensi d’Italia per la seconda edizione di “SCACCO D’ATTO “, torneo di retorica forense tenutosi presso il suggestivo Tribunale di Livorno il 28 ed il 29 ottobre 2016 organizzato dalla fondazione della Scuola Forense Alto Tirreno.
Dodici le scuole forensi partecipanti tra cui la scuola barese, supportata dalla Direttrice Flora Caputi e dal responsabile organizzativo della formazione Nicola Dammacco, che ha sfoderato i quattro assi Alessandra Putignano e Maria Antonietta Lacatena per le prove di penale , Viviana De Nunzio e Ivana Pavesi per le prove di civile, “allenate” dai tutors Sonia Scarpa, Roberto Tartaro, Pasquale Spacciante, Alessandro De Felice e Gianfranco Terzo.
Accolti dagli entusiasti Presidente dell’Ordine degli Avvocati dell’Alto Tirreno, Valter Maccioni e dal Presidente della Scuola forense Alto Tirreno, Carlo Borghi, il torneo ha preso il via il 28 ottobre con l’iscrizione delle scuole al  torneo, il sorteggio delle scuole per la fase preliminare delle qualificazioni e delle tracce da discutere. Le scuole si sono affrontate nei pareri di diritto penale e civile, simulando la difesa della parte civile/imputato e attore/convenuto, armati di toga.
Anche in questa edizione, la scuola barese ha riscontrato un grande successo conquistando il terzo posto!!
La rosa barese, dopo essersi qualificata per la semifinale, battendo a suon di retorica classica, sentenze e citazioni la scuola dell’alto Tirreno e di Taranto, ha dovuto affrontare uno spareggio all’ultimo respiro con la scuola tarantina, nella prova penale, vincendo e passando alla semifinale contro i cosentini che hanno segnato lo stop dell’avventura barese, salita comunque sul podio con la scuola di Cosenza al secondo posto e la scuola di Trani vincitrice del torneo.
Tanta l’emozione  e tanta la competizione, in una parola un’immersione profonda in quello che un giorno i giovani tirocinanti sognano di divenire, perché appassionati di diritto,  perché vogliono continuare la tradizione di famiglia o perché semplicemente si sentono di dover far parte della giustizia.
Ed è questa l’aria che si è respirata nei due giorni: aria di giustizia.
I primi incerti passi, che risuonavano mentre calpestavamo i marmi del pavimento delle aule del tribunale, come a dover superare il giudizio divino, sono diventati una certezza per tutti noi. Ossia che gli esami non finiscono mai…. è vero, “qualcuno” l’aveva già detto…ma bisogna viverlo per raccontarlo.
Il coraggio di discutere la questione giuridica, che mai si è ripetuta abbastanza, il coraggio di parlare dinanzi ad una commissione che ti giudica per quello che dici e come lo dici, il coraggio di fare i conti con sé stessi. Ed il coraggio dei tutors che come il coach del pugile, sono all’angolo che colpiscono ed incassano con i tirocinanti.
Ecco cosa Scacco d’atto ha lasciato: il coraggio e la giustizia.
L’esperienza della competizione, positiva anche per le suggestioni dei luoghi e dei sapori livornesi, ha segnato profondamente tutti i tirocinanti, i tutors, nonché la direttrice ed il responsabile organizzativo.
La scuola barese si è dimostrata ancora una volta all’altezza del confronto con le scuole d’Italia e soprattutto all’altezza di confrontarsi con sé stessa.
Quindi coraggio! Ed alla prossima edizione.
Sonia Scarpa
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